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martedì 14 maggio 2024

Uovo in cialda di formaggio

 

Una di quelle idee così semplici da sfiorare il genio.
Fatelo, e mi saprete dire!
Trovate tutto oggi su Starbooks :)

venerdì 26 aprile 2024

Budini salati alla soia e gamberi

 


 Avete presente quelle zuppe dei ristoranti orientali, quelle che sembrano impossibili da replicare a casa per via dei sapori e degli aromi così peculiari?
Ebbene, quella di oggi, sebbene chiamata "custard", è una di quelle.
Una zuppa densa, quasi una crema appunto, senza ingredienti strani  o troppo complicati.
Sorprendente il risultato, per una cena esotica o una cena casalinga un po' diversa.

 

SAVOURY EGG CUSTARDS
da Ultimate Comfort Food degli Hairy Bikers
per 4 porzioni


per il ripieno:
olio per ungere
150g di gamberetti cotti
5g di zenzero grattugiato
4 cipollotti finemente tritati
1 cucchiaino di olio di sesamo
1 cucchiaino di salsa di soia
sale

per la crema:
3 uova
350-425g di dashi, o brodo di pollo o di verdura
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di mirin
1 spicchio d'aglio schiacciato o tritato

per servire:
qualche foglia di coriandolo
16 asparagi lessati o al vapore

Ungere con un po' d'olio quattro stampini individuali di misura media. Mescolare i gamberetti con lo zenzero, i cipollotti, l'olio di sesamo e la salsa di soia. Aggiungere il sale e dividere il composto tra gli stampini.
Metterli in una vaporiera.

Rompere le uova in una ciotola e pesarle. Questo è essenziale per capire quando brodo vada usato. Battere le uova leggeremente, senza renderle schiumose. Quindi aggiungere il brodo che dovrà essere 3 volte il peso delle uova, la salsa di soia ed il mirin. Mescolare tutto cercando di non incorporare troppa aria quindi filtrare il tutto in una brocca. Dividerlo quindi tra gli stampini.

Cuocere le creme in una vaporiera, o sistemarle su un cestello per cottura a vapore a sua volta posto su una pentola con acqua in ebollizione. Coprire parzialmente quindi cuocere per circa 20 minuti o finchè le creme risulteranno rapprese.
Dovranno essere comunque un po' morbide al centro. Togliere gli stampini dal cestello e metterli nei piatti da portata. Guarnire con il coriandolo ed accompagnare con gli asparagi.

NOTE

- come ho anticipato, la ricetta è buonissima! Interessante nei sapori e negli aromi senza essere troppo strana, è piaciuta anche ai più tradizionalisti difensori della cucina italiana :) leggera, specie se servita in piccole dosi come qui, ma sostanziosa grazie alla presenza dei gamberi, diventa una entrée perfetta per una cena di pesce, o per una cena orientale.

- il procedimento, ben spiegato, è molto semplice. Solo per la cottura a me è servito più tempo dei venti minuti indicati, circa una decina in più. Inutile dire che al posto del coriandolo qui è presente del prezzemolo.

- il piatto è da servire caldo, ma assicuro che è buonissimo anche a temperatura ambiente. Quella avanzata e tenuta in frigo per il giorno dopo era comunque buonissima.

martedì 9 aprile 2024

Linguine cremose al limone



Confesso che non so se siano i molti anni di vita all'estero, o le abitudini che cambiano comunque, ma non ho l'abitudine del piatto di pasta come parte centrale di un pasto casalingo.
In realtà ne mangio proprio poca, privilengiando altri cereali, ma chi ne è e rimane grande fan è il mio augusto consorte.
Una volta a settimana si concede quello che chiama "il piatto di pasta fine a se stesso" che alterna tutti i condimenti possibili, in un rigurgito di italianità :)
Questa pasta ha fatto parte di una di queste cene: velocissima da realizzare, molto buona, tutto sommato semplice seppur con qualche insidia nella lavorazione degli ingredienti.
Gli autori invitano a mangiarla pensando di essere su una terrazza di fronte alla costiera Amalfitana, cosa che la renderebbe possibilmente ancora più buona!
Quindi ok, lavoriamo di fantasia :)

CREAMY LEMON PASTA
da Ultimate Comfort Food degli Hairy Bikers
per 4 porzioni


500g di linguine
6 spicchi d'aglio lasciati con la buccia
1 grosso rametto di timo
10g di burro
buccia grattugiata di 2 limoni
150g di pecorino o parmigiano grattugiati
una spruzzata di succo di limone
sale e pepe nero
per servire:
peperoncino secco
spicchi di limone

Riempire d'acqua una pentola capiente e salarla. Arrivata a bollore cuocerci le linguine al dente, gli spicchi d'aglio e il rametto di timo.

Scolare la pasta tenendo da parte in una brocca circa 500 ml dell'acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola ma togliere l'aglio e il timo. Spremere gli spicchi d'aglio in modo che la polpa cotta casa in una ciotola larga abbastanza per contenere la pasta più tardi.
Condire la pasta con burro e la buccia di limone.

Ora aggiungere 100g d formaggio alla ciotola con l'aglio e cominciare a versare l'acqua di cottura tenuta da parte, pochissima alla volta. Il tutto formerà una pasta inzialmente, continuare ad aggiungere acqua finchè il composto avrà la consistenza della panna liquida. Aggiungere subito la pasta al composto e mescolare in modo che ne sia ben ricoperta.
Servire la pasta spolverizzando ogni porzione con il formaggio rimasto e il peperoncino.
Servire con spicchi di limone extra.

NOTE


- piatto dalla velocità impressionante, in pratica si prepara tutto mentre cuoce la pasta ed immediatamente dopo. Ovviamente come normale in questi casi tutto dev'essere pronto perchè la rapidità è il segreto della buona riuscita del piatto.

- il momento clou dell'aggiunta dell'acqua al formaggio determina la riuscita o meno del piatto: i segreti sono come accennato la rapidità, il fatto che il formaggio non sia freddo di frigo e l'aggiunta dell'acqua veramente pochissima alla volta. Un'altra cosa, non usate i formaggi già grattugiati in busta che si sciolgono male (ma questo ve lo dico io, non gli autori :)

- al solito vedendo il numero di spicchi d'aglio si può rimanere sorpresi, ribadisco come ogni volta che l'aglio all'estero è molto meno intenso di quello nostrano quindi usatene anche meno. Il metodo di cuocerlo nell'acqua della pasta infonde l'aroma in maniera più intensa.

- con un po' di pazienza si ottiene la agognata cremina, che è deliziosa e saporita. Il piatto completo è veramente molto buono!

martedì 26 marzo 2024

Pollo alla soya e arachidi

 

Premessa: il cibo troppo piccante non riesco a mangiarlo. Il giusto, ok.
Ma quando diventa una punizione, con la bocca in fiamme, la perdita del gusto e talvolta dell'olfatto e l'impossibilità di capire cosa si stia mangiando, anche no.
E mi stupisce sempre chi, invece, riesce a mangiare i peperoncini interi come io assaporo, che so, una fragola.
Ho un amico, a Roma, che è esattamente così.
Una specie di caso da Guinness World of Records, che mettiamo spesso alla prova e non ci ha mai deluso.
Qualunque ristorante, qualunque piatto, qualunque tipo di peperoncino.
Lui lo metterà in bocca, non farà una piega, e se possibile ne chiederà dell'altro.
Così per anni.
Ma come si dice tutto ha una fine.
La mia pizzeria preferita a Roma.
Un menù che prevede una pizza con un nome che è tutto un programma.
Datte foco.
Il mio amico sorride compiaciuto.
Anni di imbattibilità, cosa vuoi che sia.
Assaggia.
Strabuzza gli occhi.
Inghiottisce.
Respira ancora, per fortuna.
Un attimo di silenzio ed esclama al cameriere di passaggio: questa dovrebbe essere illegale!
Insomma, caduta l'imbattibilità.
Nella ricetta qui sotto vedrete che i peperoncini da usare sono a piacere, da uno a ...dodici.
Indovinate voi quanto ne ho usati io, e voi potete fare come meglio preferite.
Tanto, dice l'autrice, parte del piccante viene poi stemperato dal riso di accompagnamento ;)
 

 

KUNG PAO CHICKEN
da One Pot Feeds All di Darina Allen
per 4 porzioni

1 cucchiaio di amido di mais
4 cucchiai di salsa di soya light
450g di pollo, petto o cosce, tagliato in cubetti da 2.5 cm
3 cucchiai di vino di riso Shaoxing
2 cucchiai di zucchero semolato
3 cucchiai di brodo di pollo fatto in casa
4 cucchiai di aceto di riso
1 cucchiaio di olio di sesamo
2 cucchiai di salsa di soya dark
3 cucchiai di olio di semi di girasole
da 4 a 12 peperonicini rossi piccanti, tagliati a metà e privati dei semi
5 cipollotti ( sia la parte verde che la bianca) tagliati in diagonale
un grosso spicchio d'aglio affettato
un cm di zenzero fresco, grattugiato
75 g di arachidi
foglie di coriandolo
riso basmati, per accompagnare

Mescolare l'amido di mais con un cucchiaio della salsa di soya light in una ciotola media ed unirvi i cubetti di pollo, girandoli bene in modo che ne vengano ricoperti. Lasciare marinare per circa 30 minuti.

Nel frattempo mescolare in una ciotola la rimanente salsa di soya light, il vino di riso, lo zucchero, il brodo di pollo, l'aceto, l'olio di sesamo e la salsa di soya dark. Lasciare da parte.

Scaldare l'olio di semi di girasole in una larga padella o un wok su fuoco alto. Aggiungere il peperoncino, metà dei cipollotti, l'aglio, lo zenzero ed il pollo marinato. Cuocere per 3-5 minuti o comunque finchè il pollo sarà ben dorato. Aggiungere quindi il mix di liquidi e cuocere per altri 2-3 minuti, finchè la salsa sarà ispessita. Aggiungere quindi le arachidi.
Aggiungere i cipollotti rimasti, abbondate coriandolo e servire subito con del riso basmati, se lo si gradisce.

NOTE

- fatelo subito! E' buonissimo, gli ingredienti non sono strani e a parte la marinatura del pollo (che comunque potete fare anche più lunga, se dovesse servire, ma non più breve) avete la cena pronta in un quarto d'ora compreso il tempo di tagliare e grattugiare le verdure. Inutile dire che in casa mia il corialndolo non mette piede ed è stato sostituito dal prezzemolo.

- non ho usato il petto ma le cosce disossate ma sono certa che anche con il petto verrebbe benissimo e mi riservo di provare dato che è stato implorato, anche questo, di rifarlo :)

- un piatto comunissimo da take-away cinese, almeno all'estero, la cui particolarità è appunto la piccantezza. Come spiegato nell'introduzione ho usato un solo peperoncino anche se abbastanza grande, poi ognuno faccia a piacere.

- qui veramente siamo all'apoteosi del one-pot: si sporca una sola pentola e pochi accessori, per non parlare della velocità di realizzazione e della estrema bontà del risultato finale.

lunedì 18 marzo 2024

Créme brûlèe al caffè


Mille volte vi ho già tediato con la storia che no, il caffè non lo bevo perchè non mi piace ma per assurdo vado pazza per i dolci che lo contemplino tra gli ingredienti.
Quindi leggere questa ricetta e sentire irresistibile l'impulso a realizzarla è stato un tutt'uno, complice il fatto che la lista ingredienti è semplicissima e fatta di roba che al novanta per cento abbiamo già in casa.
Che poi, se vogliamo, è una crème brulée al caffè...ma senza caffè appena fatto!
Utilizza infatti per aromatizzare un prodotto inglese iconico, che avevo comprato mesi fa avendolo visto in quella caverna di Ali Baba piena di meraviglie che è il favoloso supermercato in cui mi rifornisco.
La mitica Camp Essence, ovvero uno sciroppo concentrato al caffè nato alla fine dell'ottocento e creato, così dicevano le pubblicità dell'epoca, per permettere ai soldati di bere un caffè istantaneo anche al fronte dato che basta diluirlo con acqua.
Oggigiorno l'ho visto usato soprattutto in ricette dolci e come aroma, mai come bevanda.
Come detto da me si trova facilmente, in Italia ho appena visto che è disponibile su Amazon.
Come è andato quindi alla prova assaggio?

 

COFFEE CRÈME BRÛLEE
da One Pot Feeds All di Darina Allen
per 4 porzioni

4 tuorli grandi o 5 piccoli bio
40 g di zucchero semolato
1 e 1/2 cucchiai di essenza concentrata al caffè Camp
200 ml di latte intero
200 ml di panna fresca
8 cucchiaini di zucchero demerara

Sbattere i tuorli  con lo zucchero semolato finchè ben amalgamati, quindi unire l'essenza di caffè, il latte e la panna e mescolare ancora. Coprire e far raffreddare in frigo.
Preriscaldare il forno a 150.
Versare il composto passandolo attraverso un colino direttamente in una teglia rotonda che possa essere portata in tavola da circa 19cm di diametro ed almeno 4.5cm di altezza.
Mettere la teglia all'interno di una più grande e versarvi tanta acqua bollente che arrivi circa a metà della teglia con il composto.
Cuocere in forno per 45-50 minuti o comunque finchè si sarà rassodato ma sarà ancora morbido al centro.
Fuori dal forno spolverizzare con lo zucchero demerara sparso in uno strato sottile e caramellarlo con una torcia da pasticceria.
Servire freddo di frigo con biscotteria secca e savoiardi.

NOTE

- preparazione semplicissima in cui in pratica si tratta solo di mescolare tutti gli ingredienti insieme e cuocere il tutto! Anche il tempo di cottura si è dimostrato corretto, anzi credo di aver tirato fuori il dolce allo scadere di 40 minuti.

- mi ha incuriosito il fatto che mentre di solito questo dolce viene caramellato in superficie dopo il passaggio in frigo, poco prima di essere servito, qui invece l'operazione viene fatta subito dopo la cottura ed il tutto viene poi messo in frigo. L'operazione ha funzionato, in effetti semplificando il tutto perchè ci si ritrova con il dolce bell'e pronto da servire.

- pur non richiedendo chissà quali tecniche o attenzioni viene una crema morbida, vellutata, dolce al punto giusto. Tenete presente che l'essenza Camp è uno sciroppo zuccherato anche se non dolcissimo.

- di solito amo preparare questo tipo di dolce in coppette monoporzione, trovo che si serva e presenti meglio. Per amore di Starbooks ho ovviamente seguito l'indicazione di cuocerlo in uno stampo unico e devo dire che si è porzionato poi molto bene, senza diventare il pasticcio che paventavo.

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